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Dovrei forse avere paura e invece non ho nessuna paura.
Egli soggiunse dunque alcune parole che non ricordo, standosene sulla cresta del muro in attitudine gentile e rispettosa tanto che non potei offendermi. E disse poi:
— Non ha oggi con sè il suo libro italiano?
Accennai negativamente col capo mentre sbrogliavo il mio ombrellino da un intrico di rami.
— Bella lingua! Lei però non è italiana?
Nuovo cenno negativo.
— Io conosco poco l’italiano; lo trovo difficile.
— Oh! difficile?
— Capisco che tutto dipende dal metodo di chi lo insegna. Ebbi poche lezioni ma desidererei ardentemente di poter leggere almeno con speditezza. La vita che conduco è così triste, così grigia....
Era il primo accenno a se stesso che suscitò in me un movimento interiore di curiosità. Ma egli ha una singolare attitudine a rispondere prima ancora che si parli, quasi un intuito d’anima. Disse abbassando la voce: