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10 agosto. — Non avrei mai creduto che fosse così importante il sentirsi bene. Doveva venire la febbriciattola di questi giorni a insegnarmelo. Che noia starsene a letto con questo caldo! Ora la febbre è passata, ma il dottore non mi lascia ancora uscire di camera. Guardo con una grande nostalgia gli alberi del giardino e le rondini che fendono l’aria con tanta gioia di libertà. Dove andrei io se avessi le ali?... Non lo so. Ma andrei, andrei, andrei.... La camera è alta e spaziosa, tutta aperta, eppure soffoco. Ecco: due rondini sono sparite insieme dietro a un comignolo. Cosa c’è al di là?
11 agosto. — Scrivi tutti i giorni sul tuo giornale? — mi domandò mio padre stamattina.
— Quasi — risposi.
Egli soggiunse:
— L’approssimativo è buono per i vecchi che hanno le forze sciupate. Alla tua età l’ideale deve essere intero. Prefiggiti la disciplina di scrivere tutti i giorni.
Come si capisce che è stato soldato! Io