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porre l’esser mio, finsi di non rilevarla e continuai, riprendendo una serietà che nel mio intento doveva essere una lezione:
— E perchè le è caduto il berretto si permise di raccogliere il mio libro?
Egli rispose subito senza scomporsi con un nuovo inchino:
— Questa è certamente la parte di colpa più difficile a giustificare, tanto che non ardisco intraprendere la mia difesa se la signorina stessa non mi vi autorizza....
Mi parve di vedere un laccio teso e lo girai:
— Mi renda il mio libro e che la sia finita.
Egli me lo rese sospirando un poco. Non c’era più nulla a dire; tuttavia il giovane non accennava a muoversi. Forse mi sfuggì un moto d’impazienza poichè egli soggiunse con una insolita dolcezza nella voce:
— Eppure mi dispiace lasciarla sotto una cattiva impressione.
— Che gliene importa?
— Moltissimo. Tengo assai alla mia fama.
— Deve convenire almeno che non ha fatto nulla per conservarne alto il prestigio.