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valigia che Berthe mi allestisce in meno di un’ora.

Venezia poi è la mia simpatia. Fin da quando sulla laguna vedo le prime vele rosse che mi vengono incontro mi trema il cuore come fossi nel punto di riabbracciare una persona cara. Amo Venezia non come una città ma come una persona. Io non seguo molto mio padre nei musei. Mi metto in gondola alla mattina e ci sto fin che posso; ci starei tutto il giorno senza cercare, senza guardare nulla, senza proferire una parola; respiro Venezia e mi basta!

3 agosto. — La noia mi riprende insieme alla nostalgia di Venezia. Mio padre che se ne è accorto mi ha portato a casa un libro italiano sapendo quanto amo questa bella lingua. È di un grande scrittore e pare che lo stile sia di una perfezione scultoria. Ho incominciato subito a leggerlo.

4 agosto. — Andai oggi a rivedere il bosco che da ben quindici giorni m’era affatto uscito di mente. Avevo il mio libro sotto il braccio e ritrovai le stesse impres-