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stabilito. Scarpitti vi riceve e conduce mio fratello direttamente alla villa del principe dove deve svolgersi in forma privatissima la cerimonia. Ogni passo, ogni atto, ogni parola sono stati studiati e preparati colla maggiore oculatezza. Lo sposo e la sposa non devono incontrarsi che ai piedi dell’altare. Uno sguardo scambiato è il solo premio che mio fratello ambisce e uno sguardo si può sempre interpretare come si vuole. Appena detto il sì voluto dalla legge la sposa si ritira nelle sue camere, lo sposo riparte. È molto semplice e molto chiaro.
— E allora?
— Allora ammettiamo pure che il sipario cali felicemente a rappresentazione finita. Noi siamo ricchi. Abbiamo un milione in cassa e cinquantamila lire di rendita assicurata. Che dirà il mondo?
L’improvvisa domanda dischiuse a Giacomo Dena un nuovo orizzonte di perplessità. Ella continuò imperterrita:
— Si vorrà sapere da qual parte ci è arrivata la fortuna; si faranno delle indagini; il matrimonio di Meme non potrà stare nascosto a lungo....