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tristezza umana non ha altra origine che questa.
Col Liceo finirono gli studi regolari di Meme. Crescendo nell’età lo squilibrio che faceva di lui un essere a parte gli rendeva sempre più impossibile la vita in comune, e il progetto di formarsi una carriera, se pure era mai stato posto, dovette cadere dinanzi a ostacoli insormontabili. Egli non aveva d’altronde nessun bisogno. Un anacoreta non consumava di più.
Renata era sempre lontana. Le altre sorelle morendo a poco a poco segnavano colle loro bare le pietre miliari di quella singolare giovinezza. Ogni due anni circa la nutrice cuciva una cravatta nera per Meme e tutti e due insieme nella gran sala deserta del palazzo recitavano le preghiere dei morti.
Successivamente Meme si appassionò nella lettura dei grandi autori latini, poi nella storia dell’Età di mezzo, ed ebbe un lungo periodo di interessamento per la cultura delle civiltà orientali che andava a rintracciare nella biblioteca di città, sempre così solitario e sconosciuto che nessuno, neppure i bidelli, ponevano mente a lui. Si intende