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un giorno di nozze 25


un piano di legno inclinato messo là apposta per proteggerlo contro l’umidità del suolo. Leggeva un giornale disteso tutto sul tavolino e tenendo ambedue le mani in tasca si dondolava sull’asse della propria persona quasi accompagnando il ritmo del periodo; e rideva in pelle in pelle sprigionando dagli occhi un ventaglio di grinze col gusto di uno che assapora il più saporito manicaretto.

— Rivoluzione! Rivoluzione! — esclamò appena vide apparire la mite faccia melanconica del Battista.

Ma Battista, assorto nei suoi pensieri, diede al giornale un’occhiata indifferente e disse a bassa voce:

— È per oggi.