Pagina:Neera - Conchiglie, Roma, Voghera, 1905.djvu/207


di rosina 207


(a quel modo) tristissimo. Ella rise, pianse, giurò, maledi, volle baciarmi ad ogni costo le mani e mi confidò la sua intenzione di farsi monaca.

A questo punto, egregia signora, Ella desidererà giustamente sapere perchè le scrivo queste cose. Egli é che ho letto attentamente il programma della benefica istizione a cui Ella presiede e prevedendo che un momento o l’altro le potrebbe capitare innanzi, mi permetto di raccomandarle la Rosina. Sarà circa un anno che abbandonò la mia casa e la vidi appunto ieri tutta in ghingheri ma di nuovo colla gota enfiata...

Scusi, signora, e mi conceda l’occasione per offrirle tutti i miei rispetti.