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di rosina 203


— Ma che cosa hai fatto?

— Me lo son fatto levare.

— Il dente?

— Il dente.

— E niente altro?

Mi guardò dal sotto in su, quasi compassionevolmente, si fregò in fretta le mani l’una contro l’altra, e spingendole innanzi, e rovesciando indietro il capo uscì fuori in una di quelle sue risate che mi scombussolavano. Già... un po’ vedere, un po’ esplorare, e un po’ decidersi; e poi quel momento terribile: crac... Forse un po’ di paura, uno svenimento... Tuttavia quattro ore e un quarto per levare un dente.

Nessun sospetto però. Io ero ben lontana dal vero. Infervorata nella educazione di Rosina sopportavo i suoi