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di rosina | 197 |
tarlo dalla finestra; anzi, me lo offerse in dono. Ma che non la respingessi per carità, altrimenti non rispondeva delle sue azioni.
Che fare, mio Dio! Non siamo noi a questo mondo per aiutarci l’un l’altro e sorreggerci a vicenda? Chi sa che cosa avrebbe fatto quella ragazza abbandonata a se stessa, consigliata dalla miseria, spinta dalla disperazione! Certo qualunque cosa fosse accaduta la colpa era mia. E di chi dunque di grazia? Non ero io che possedendo una casa pulita ed una tavola più o meno, mettiamo anche meno solamente, ma infine apparecchiata tutti i giorni, avevo l’obbligo di accoglierla e di nutrirla? Che diamine, non siamo tutti fratelli?