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d’amore 173


conto dei mesi e degli anni; diceva: Chi sa se l’anno venturo, come oggi, avrò ricevuto una lettera d’amore? doveva essere quella la sua olimpiade.

Capita un giorno che la domestica le si avvicina con aria di mistero e le consegna un rettangolo di carta verdina, con tanto di indirizzo scritto sulla falsariga, in bell’ordine, che pareva stampato, e con ostia di gomma al posto della ceralacca — vedere che ostia elegante! — portava impresso un uccellino azzurro su fondo d’argento.

Poco mancò che la ragazza cadesse in terra di colpo; ma fattasi forte, come sapeva che in tali circostanze sono sempre forti le eroine da romanzo, domandò alla domestica: