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158 | filantropia |
vilimento di quella professione dove la dignità umana ha tutto da perdere, le dissi che era giovane, che era robusta, che il suo dovere era di lavorare. Ma dove lavorare? — rispose colei. — Non ho alcun mestiere. Pensate, cara amica, il bivio in cui mi trovai allora. Da un lato una casa dove io mi affaticavo invano per conservare l’ordine e la pulizia, dall’altro una creatura che moriva di fame nell’ozio. C’era da perder la testa, nevvero? Fu per ciò che le proposi di venire al mio servizio ed ella accettò.
— Così, sui due piedi?
— Che fare? Il professore mi aspettava per cucinargli le sue uova solite, nè io potevo abbandonare quella donna alle tentazioni della mi-