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anima sola. 87

materiale di cosa vista in sogno, mi attiravano invincibilmente. Certe braccia candide, diafane, certi volti di santa, certe pieghe violente delle tuniche che uscivano dalla cornice invadendo i pilastri, tutto quel mondo di personaggi inanimati io lo vivificavo colla mia immaginazione e lo amavo. Non mi appariva qui nessun urto stridente. Essi erano dei silenziosi come me.

Sicuramente non ero poeta; mi sarebbe stato impossibile di trovare un verso, e tuttavia sentivo un’armonia di suoni che mi turbinava deliziosamente nel cervello e che, mi pare, qualcuno avrebbe saputo mettere in versi. Le rose fresche dell’altare, odoranti, così lievi in mezzo ai lini color avorio, mi davano uno struggimento di piacere; seguivo cogli occhi incantati le punteggiature metalliche delle lampade, del tabernacolo incrostato di