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anima sola. 71


suo pane ed il suo tetto. Tornata a casa mi posi a sedere in mezzo ai pochi mobili che ornavano le nostre tre camere e lì guardai trasognata, sotto un aspetto nuovo, quei mobili stranieri.

Non si sarebbe aperto improvvisamente un armadio? o non sorgerebbe un’ombra dalla poltrona verde, dallo specchio della caminiera incorniciato di legno lucido dentro il quale si rifletteva la pendola? la pendola, la sola cosa viva che restasse intorno a me, come mi tenne compagnia in quelle prime ore! La lancetta camminava lentamente ai piedi di una donna che se ne stava appoggiata ad una colonna con un’anfora sulle braccia, e la voce interna del meccanismo mi cullava come una nota ninnananna.

Una vicina venne a prendermi e mi condusse in casa sua. Passai alcuni giorni