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anima sola 21

distanza delle due città, voi e il corrispondente sconosciuto non foste l’istessa persona, e nemmeno il più piccolo sospetto mi sorse che foste diverso da ciò che siete, cioè un gentiluomo perfetto. Voi pure — è una delle mie gioie più profonde e più delicate — sorpassando la ripugnanza che vi ispirano le attrici in genere, siete venuto a me guidato da quel filo invisibile che mette degli occhi all’anima; e lo faceste in un modo così naturale che potrebbe sembrare assurdo agli altri. Che c’è di più naturale che presentarsi da sè?

Oh! la soavità misteriosa di quel nostro primo colloquio! Voi entraste subito a parlare della Badessa di Monreal, dicendo che ad onta dei suoi grandi difetti vi piaceva in quel lavoro un certo ardore nascosto che io avevo saputo rendere quasi alla perfezione. "Quasi — ri-