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16 anima sola


E voi mi crederete quando vi avrò detto che non la vanità della lode o lo stimolo della civetteria mi punsero in quell’istante, ma una sottile curiosità spirituale di sapere se maggior potere abbia sulle anime il bello o il brutto, la gioia o il dolore. È un problema che mi ha sempre preoccupata nella mia incapacità di godere l’istante presente tal quale appare e di abbandonarmi ad esso con quella sensualità filosofica che isola perfettamente l’oggi dal domani e dall’ieri. Non ho mai avuto la febbre della vita; fu piuttosto la mia un dormiveglia rotto da frequenti visioni. Anzi la visione mi si è sempre imposta come uno stato superiore, come un rifugio ed una salvezza.

Forse il sonno magnetico è così, forse è così lo stato ultra sensibile di certi poeti e di certi santi. Se fossi dotta co-