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210 | anima sola. |
vare la cenere di tanti morti ed è per questo che ci facciamo silenziosi talvolta in mezzo alla gioia.
Voi eravate ad aspettarmi; nessuna realtà era più vera del vostro sorriso. Avevate scritto dei versi allora e me li leggeste domandando il mio giudizio. Invece di rispondervi subito, mi indugiai a scrutare la vostra allegrezza, sentendo che non avrei potuto mettermi a paro, che anche quell’ora era già trascorsa di cinque minuti, che il minuto volava e che vi avrei perduto. Gravava su me la tristezza dei giorni felici, di quei giorni che si sa non torneranno.
Più siamo forti e ardenti, più è la potenza d’amore che teniamo dentro di noi e più ci attacchiamo alla vita. Non è vero?
Noi della vita amiamo tutto, la nostra parte e quella degli altri, e il futuro e il passato.