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anima sola. 207


C’era nella mia casa di fanciulla una boccetta faccettata colle stelline d’oro sopra ogni faccettatura, la quale a detta della buona donna che mi governava veniva da mia madre. La ebbi vuota, restò vuota sempre, ma della essenza contenuta una volta le era rimasto così intenso profumo che era una delle mie delizie il fiutare al buio, come una carezza misteriosa, quel profumo che mia madre aveva fiutato prima di me e che durava ancora quando lei non c’era più. Ho cercato poi invano una essenza duratura; nessun fiore staccato dall’albero e condensato in un lambicco dà il profumo inalterabile. I migliori prodotti moderni durano un’anno o due al massimo; la boccetta di mia madre ha trenta o quarant’anni di vita forse. Però, ora, anch’essa odora un po’ meno...