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anima sola. 159


Pochi momenti dopo eravamo nel minuscolo giardino, senza aver fatto maggior rumore di due piccoli scoiattoli sopra un albero. La luna batteva in pieno ed alla sua chiara luce mi mostrò la pianticella. Io osservai che era molto magra, che non doveva coglierne rami tutti i giorni altrimenti si sarebbe spogliata interamente.

— Che fa? — disse lui alzando le spalle. — Io devo abbandonarla lo stesso.

— Perchè abbandonarla?

— Vado via.

— Quando?

— Il mese venturo. Mi hanno trovato un posto di...

Pronunciò la parola a voce così bassa che non intesi che cosa fosse. La sua confusione mi turbava moltissimo; sentivo una tenerezza particolare per quello strano fanciullo condannato come me ad