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anima sola. 157


Intanto il moccoletto fumava, giunto alla fine. Ebbi un po’ di rimorso per quella porzione che ne avevo consumata io stessa e scappando in camera, tolsi la mezza candela dal mio candeliere e gliela portai, dicendo che potevo farne senza perchè la luna entrava raggiante sopra il mio letto.

Stello non fece molti complimenti; esitò un istante, mi guardò con una di quelle sue brevi occhiate da selvaggio e disse semplicemente: grazie. Io trovai molto piacevole quella sera il coricarmi a lume di luna.

Fu per ricompensarmi di questo piccolo servigio? Lo credetti; nelle sere che vennero dopo, quando lo salutavo sul pianerottolo, mi offriva sempre un mazzolino di fiori. Quei mazzolini meritano d’essere descritti: piccolissimi, di fiori comuni, legati strettamente da un