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anima sola. 127


— Quand’è così, non preoccupatevi del metodo. Aprite il vostro cuore come gli antichi esponevano le arpe eolie al cozzo dei venti e lasciatelo cantare, lasciatelo gridare.

Voi lo avete conosciuto quello scrittore e un poco, alla vostra maniera, lo avete amato. Non appartiene a nessuna scuola; vive fuori del mondo, sente immensamente, scrive sinceramente. Seguo il suo consiglio.

Le maggiori gioie della mia vita le devo a questa risoluzione che mi fece entrare nell’arte: penso spesso all’antica credenza di una fata pronuba alle culle. La mia fata, dopo di avere distribuito largamente bellezza, forza, denaro, ingegno, fortuna, affetti di famiglia, non trovando nessuno di questi beni da potermi offrire intero, deve aver detto: Diamo a questa fanciulla un’anima di