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102 | anima sola. |
cumulo di cadaveri odiosamente calpestati che il genio evoca la sue più potenti creazioni. L’amore stesso non lo comprendo senza una preparazione di odio. Che valore avrebbe altrimenti? Amare non vuol dire scegliere? e scegliere non vuol dire anteporre uno a molti, uno a tutti?
E così: si vede sfilare davanti a noi la folla (la folla indifferente, dicono gli indifferenti, ma l’indifferenza non esiste per un’anima ardente, la nostra indifferenza è avversione). Sfilano uno, due mille, urtando ciascuno un’intima sensibilità, lacerando un velo che si teneva gelosamente stretto, accumulando nei nostri cuori lo sdegno, il disprezzo, la nausea, finchè l’Eletto appare. Egli appare e il cumulo d’odio si sfascia, si divide come le acque del mare misterioso al tocco della verga divina, sorge da esso