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80 | addio! |
vrebbe far accettare l’adulterio; e se si accetta l’adulterio, dov’è la ragione per respingere il furto?
Queste lotte interne mi occupavano tutta. Io avrei voluto trovare un punto, un punto solo che mi sorreggesse, una parola che mi mandasse assolta dal tribunale della mia coscienza; ma non vedevo intorno a me, nella mia condizione, nel mio avvenire, che rovine squallide.
Io non potevo bere alla coppa avvelenata il secondo sorso; i palpiti dell’amore si mutavano in sospiri ed in singhiozzi appena tocco il confine della mia bocca spergiura.
Così trascorse l’estate. Non sapevo risolvermi ad abbandonare la campagna; m’ero dolcemente assuefatta al ritiro; l’idea del mondo, della società, mi sgomentava.
Il colonnello aveva chiesto un permesso — era sempre meco o nelle camere deserte del castello o sotto i platani del vecchio giardino dove era nato il nostro amore, tranquillo, felice....
Egli compativa la mia tristezza, e nel-