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addio! | 67 |
Fu una sera fatale.
Il marchese era irresistibile negli impeti della sua passione.
— Ma non sapete che io ne morirò?
Così diceva stringendomi sul suo cuore, mentre seguivano le cadenze oltre ogni dire molli e affascinanti di un valtzer che allora si cantava dappertutto sulle parole: perchè non vieni ancor...
Quel valtzer sembrava fatto apposta per cullare l’ondeggiamento di due amanti insieme abbracciati e far perdere ogni resto di ragione.
— Fate male a parlare così; sapete che non posso amarvi.
— Non potete! Non potete! Io so che vi amerei a dispetto del mondo intero.
— Che è mai il mondo? — lo disprezzo. Non ubbidisco al mondo, ma al mio dovere.
— Astrusa parola!... Perchè il vostro dovere mi condanna ad essere infelice? Fuggiamo, fuggiamo, Valeria — dove vorrete — in Grecia. Che ne dite? Ci ameremo all’ombra degli aranci, presso le rovine di