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58 addio!


bitare che la facilità della riuscita fosse opera del marchese, sentii l’obbligo di ringraziarlo.

Egli sorrise di quel sorriso stanco e scettico che appariva qualche volta sulle sue labbra.

— Ah! marchese, perchè fate così? — avete l’aria di volervi mostrare cattivo.

— E come potrei essere buono?

— Come?... ma, credo, ascoltando il vostro cuore.

— Allora lasciatemi dire che v’amo, — il mio cuore non ha altra voce.

Sostenni il colpo e risposi con placida clemenza:

— Ebbene, suppongo non vi sia nulla di cattivo in ciò. Io ho molti amici che mi amano e mi rispettano, — mi manca un fratello — volete esserlo voi?

Scosse il capo amaramente.

— Ah, no — vi ringrazio della vostra generosità, ma non posso accettare. Sentite la mia mano.... vi sembra quella di un fratello?

La sua mano ardeva, — e dopo aver