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50 | addio! |
Si rialzò, mi prese una mano e posandola solennemente sul suo petto disse:
— Vi amo.
È impossibile riprodurre l’accento, lo sguardo che accompagnarono queste due parole. Fino d’allora io dovevo sentirmi perduta.
— Marchese — balbettai appoggiandomi al tronco di un albero — rammentate chi siete, chi sono e il titolo per cui foste ammesso in questa casa.
— Vorrei poter dimenticare tutto e vivere soltanto in voi, ma se mi ordinate di rammentare, rammenterò. Permettetemi appena di amarvi.
— Non si accetta, credo, quando non si può contraccambiare.
— Io non vi chiedo nulla, contessa.
— E se io invece vi chiedessi un favore?
Mi guardò con estrema malinconia; sembrava indovinasse il mio pensiero.
— Allontanatevi...
Io ero sempre appoggiata all’albero. Gli stesi la mano, egli la prese, s’inchinò quasi per baciarla, ma la lasciò ricadere lenta-