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addio! | 41 |
Senza colpa? — e fino a quando?
Non era già colpa il fuoco tormentoso che mi si agitava nelle vene? — la smania, il tedio, la malinconia, i subiti slanci, i distratti languori, mille sintomi che apparivano e sparivano senza lasciare traccia, ma che indicavano un profondo e fatale turbamento?
Vi erano dei giorni in cui non potevo cacciare dalla mia mente l’imagine del marchese. La sua voce mi seguiva mormorando sotto l’ombra dei platani; gli occhi, il sorriso, il fascino della bella persona mi stavano sempre presenti; sentivo ancora e sopratutto il morbido abbandono di quella mano stretta nella mia....
Sintomo grave: le carezze di mio marito non mi toccavano più; sembrava quasi che un istinto di repulsione mi allontanasse da lui. Piacevami allora passeggiare sola nei boschi fantasticando. — Io, così positiva, così nemica delle affettazioni romantiche! Ma non era il romanticismo che cercavo nella natura, non la poesia delle albe e dei tramonti, non la mistica contemplazione dei fili d’erba curvi sotto il peso della rugiada.