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addio! | 121 |
morte — lui, accorso ilare e pieno di speranza per trovare il più crudele disinganno.
Il mio dolore acquistava un’intensità di spasimo pensando a quanto egli avrebbe sofferto; ma la riabilitazione è inesorabile come la giustizia.
All’alba — un’ora sola mancava alla partenza, tutto era pronto e la destinazione doveva essere un mistero — mi recai inosservata al camposanto, dove fra umili croci s’innalzava il mausoleo della mia famiglia coi recenti tumuli del padre e dello sposo.
Pregai sovr’essi e piansi — e mi parve che dal freddo marmo si svolgesse un’aura di pace e di perdono...
Grazie, mio Dio.
Ora eccomi lungi da voi, care memorie, diletta patria, culla della mia soave infanzia. Da queste remote spiaggie io vi saluto! Addio sogni, illusioni, ebbrezze, vita felice! Addio mia casa eternamente perduta, addio famiglia, addio avvenire — e tu, Massimo, mio fatale amore... addio!
fine.