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addio! 107


sè stesso e giaceva con una gamba sotto le ruote, privo di sensi.

Nel vederlo immobile, pallido, quasi esanime, non ricordai più nè la posizione in cui mi trovavo, nè il cavallo che fuggiva, nè i servi che sbigottiti e malconci dalla caduta aspettavano i miei ordini.

Pensai ch’egli si era posto sotto a me per difendermi e che forse moriva per salvare una donna che lo aveva disonorato.

Ignoro come riuscimmo alla villa; non mi preme ricordarlo. Tutte le mie cure furono rivolte a lui, sempre privo di sensi. Oltre la lacerazione delle gambe gli era toccata una forte scossa cerebrale e il medico chiamato immediatamente non mi nascose che le ferite erano gravi....


Dicono che non si sente mai tanto il valore di una cosa come quando si teme di perderla; non è questa la sola verità che il buon senso del popolo abbia eretto a massima....

Se non avessi mai amato mio marito, avrei incominciato ad amarlo allora quando, curva