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addio! | 101 |
— Non mi piacciono i fiori appassiti — risposi con freddezza.
Mi sporsi fuori dal terrazzo e lasciai cadere la rosa — la bianca spuma del mare la travolse portandola lontano.
Egli, ritto nel mezzo della barca, mi contemplava.
Non lo vidi più per tutto il tempo che restai in riviera, e potevo credere di essermi ingannata, di aver ceduto a un’illusione della mia fantasia, se pochi giorni dopo la principessa non mi avesse confidato di aver visto «errante pensoso sotto i melagrani come un eroe da ballata» una mesta figura che somigliava tutta al marchese. Ella era in vettura e non potè accertarsene con sicurezza, ma «il cuore me lo dice, era il mio caro Lit***».
Anche il mio cuore lo diceva — purtroppo! e tant’altre cose mi diceva, dolorose e tristi, allorchè Attilio sedevami silenzioso al fianco e la bianca luna ci avvolgeva nel medesimo raggio, là su quel terrazzo di marmo!
Attilio languiva nell’inazione. Senza che