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94 | addio! |
della mia vita piena di angoscie e di rimorsi; feci appello alla sua generosità, alla sua compassione — che mi usasse la misericordia di non pensare più a me!
Egli protestò non poterlo fare.
— Ma che pretendete dunque? — esclamai. Non vi basta di aver cambiato la mia felice esistenza in una tortura senza nome? Per voi ho perduto l’onore, la pace, la stima di me stessa.... deh! lasciatemi la libertà di scontare il mio fallo e di dimenticarvi.
— Ma tu sei mia, Valeria! Se ad altri ti lega la solennità di un rito, io sento in me la forza di contenderti al destino. Lascerò tutto per seguirti — il mio mondo sarà dove tu posi la testa, e la mia vita dove tu respiri. Perchè vuoi farmi morire se m’ami?...
Egli parlava con veemenza e le mie mani strette sul suo cuore ne sentivano i battiti accelerati.
— Massimo, una sola prova d’amore voi potete darmi, ed è quella di credere che mi resta ancora un po’ di onestà per resistervi. Voi avete trionfato d’una donna che