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ut, debbonsi pronuziare con suono che abbia del ce, ci degli Italiani, e dello tsche, tschi de’ Tedeschi. Invece di peucc, peul, feur, feucc, veul, che pronunciati esser vogliono alla francese, dicesi in alcuni luoghi puécc, puél, fuér, fuécc, vuél. Chi ode parlare i Nauni osserva facilmente nella pronunzia loro un doppio suono della lettera u. Il primo è un vero u francese simigliante all’ ue ovvero ü tedesco, e all'i italiano; l’altro è l’ ou pur francese espresso come un u italiano. Sulla destra del Noce suona il primo, sulla sinistra il secondo. Icces ficces è lo hic est fixum de’ Latini, e vuol dire moneta sonante.

La traduzione del saggio che demmo è la seguente.

Il vero Naune parla poco, ma sensatamente, e non può soffrire i ciarlieri. Egli tratta alla buona, e non ciarla. Mostra piuttosto il suo cuore coi fatti. Quando ha nove o dieci lire in tasca, se trovasi con quattro o cinque amici, non