Chi ama vedere ancora una volta parte della visitata Naunia, continui sulla via battuta dai carri, e vada alla villa di Tavon; chi è più amante di solitudini salga a sinistra al diroccato eremitaggio di San Pietro. Tanto da quella che da questa parte si dee far capo alla popolosa villa di Coredo che ha il suo parroco. Per alcun tempo questa villa fu residenza de’ giudici della valle. Io tengo, affidatomi gentilmente dal cavaliere de Giuliani di Nano, un processo generale contro le streghe, formato tra il 1612 e il 1614, dal quale apparisce che furono con sentenza dannate e messe a morte in detta villa come streghe confesse due infelici donne, una di Toss e l’altra di Romeno: nè chi volesse cercare fra le antiche memorie, dovrebbe affaticarsi gran fatto a rinvenire in questa valle le traccie di sì pazza credenza; chè d’altri processi è pur ricordanza, i quali caddero in quell’istesso torno di tempo, e fra questi in ispecie quello del