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nella valle un colle isolato ricoperto di viti, sulla cui sommità è una chiesetta ed una casa cui si perviene passando un ponte chiuso in mezzo con una porta, quello è San Biagio. Il ponte è tanto alto, che non si può vedere nè udire la Novella che sotto ristretta trascorre. Il colle è congiunto per un istmo alla sponda sinistra. Chi passeggia ne’ suoi viali siepati da gelsi e da viti è dilettato oltremodo dalle vigne di Revò e di Romálo che son sulla destra, da un delizioso boschetto sulla sinistra che invita a passar l’istmo per entrarvi a godere dell’ombría e del fresco che danno i suoi pini, e dalle alte ed orride rupi a mezzodì non che dalla valle strettissima che apresi a settentrione lasciando vedere giù a basso il fiumicello. Nè questo nè gli altri solitarii luoghi di grata mestizia da me distinti sono adesso abitati da eremiti.
Senonchè forse a qualcuno questo piccole cose non piacciono. Si porti dunque sul ciglio di questa valle nella campagna di Ro-