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volta gli è permesso di sollevarsi dalle cure della luminosa sì ma difficile sua carica.

Essendo io uno del crocchio, non lasciai cadere, come sogliam dire, le parole di questo distinto Magistrato, che stimo altamente, e con sincero affetto dell’animo onoro; ma sebben forse a me non dirette, amai di reputarle un comando, per cui mi era ingiunto di mandare ad effetto ciò che già io ravvolgeva in mente da qualche tempo.

Fatto dunque degli altri miei scritti un fascio, e messili da parte, composi sulla Naunia quale ora è un opuscolo, che letto a due cavalieri di cognizioni e di senno forniti, fu da loro accolto con indulgenza, e quanto alla