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In Revò adunavasi, avanti la secolarizzazione del principato di Trento, il Magistrato delle valli di Non e Sole, del quale nulla hanno detto o ben poco il Maffei ed il Barbacovi, altro scrittore di memorie sulla Naunia. Questo Magistrato, composto di un capitano, di alcuni deputati, dei sindaci de’ comuni e d’un cancelliere, trattava e decideva gli affari economici del paese coll’assistenza dell’Assessore delle valli, uffiziale del Principe, che da tale incombenza trasse probabilmente il suo titolo. L’ultimo capitano fu il conte Felice Arsio di Revò, cavaliere ornato di esimie doti, fra le quali primeggiavano la bontà di cuore e l’affabilità di maniere, cosicchè ancora al presente, molti anni dopo la sua morte, si conserva di lui grata memoria.

Chi arrivato a Revò si troverà aver sete, beva poco di quel vino, perchè è gagliardo come gli uomini e le donne che quelle Vigne coltivano, ed assapori invece delle frutta