Pagina:Naufraghi in porto.djvu/240


— 234 —

buttò via. tornò a guardare in lontananza. Il suo viso si mutava, come quel giorno del ritorno, dopo che egli aveva chiuso la porta di zio Isidoro; la fossetta del suo mento tremava. Inghiottì più volte la saliva amara che gli riempiva la bocca, poi parlò:

— Ebbene, perchè anche il prete vuole che me ne vada? Non sono io il vero marito di Giovanna? Se ella tornasse con me, non sono io il suo vero marito?

— Se ella tornasse con te, caro mio, Brontu Dejas vi potrebbe ammazzare davvero: quello non è uomo che va in chiesa e che perdona.

— Non abbiate paura; io non la voglio. Ella è per me una donna perduta. Io me ne andrò lontano; anche io sposerò un’altra donna. Lasciate che venga la legge sul divorzio e vedrete...

— Tu non farai questo; tu sei un buon cristiano, — mormorò il vecchio con voce carezzevole.

— Io non farò questo... — ripetè Costantino, come suggestionato da quella voce carezzevole.

— Tu non farai questo, tu non lo farai... tu sei un buon cristiano... — ripetè il vecchio, e la sua voce diventò triste, perchè l’antica esperienza mormorò entro il cuore dell’ umile savio: — Se non lo farà non è soltanto perchè è un buon cristiano...