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e della facciata dell’opera della Cappella, e Chiesa di S. Giovanni col Duomo in faccia, e’l Palazzo della Propositura, quadra, quasi che perfettamente, lunga braccia 150.in circa, e larga poco meno, e nel perfetto mezo è posto uno scacco di pietre nere, e bianche, quali si dicono marmi, postovi non solo per esser quello il suo vero mezo, quanto per tener memoria, che quivi appunto era la casa di Michele Pellicciaio, il quale portò la Santiss. Cintola della Madonna à Prato; e quivi s’haveva a metter la Fonte, che M. Baldo Magini volea condurre dell’acqua viva della Fontana, già detta Procola, ch'è posta di là dal Palco, in tutto lontano da Prato poco più d’un miglio; ma si morì, e non la fece, che saria stata cosa bellissima, utilissima, e nobilissima; sù la qual Piazza, ogn’anno per Carnevale, per più d’un mese avanti per esercitare la gioventù, lesta, e gagliarda, a imitazione de gli Antichi, e della Serenissima Firenze, e per spasso, e piacere della Terra, si giuoca al Calcio, con un pallone a vento assai ben grosso, quasi come si giuoca a Firenze a suon di trombe, e tamburri per incitar la gioventù che giuoca, ò giuocar più attillatamente, con grazia, garbo, e gentilmente con gli suoi uffizi, e gradi di datori, poste, meze poste, sconciatori, e quelli della folla, ò fossa, che seguitano sempre il pallone, quale, come s’è detto, si costuma grosso,