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DI TOSCANA. 21

severa, il Cassero da i Pratesi chiamato, e andando dipoi i Pratesi sempre aumentando le loro facultadi, e forze, furono certo tempo di grande aiuto a Papa Bonifazio VIII, e col favore, e aiuto de’ soldati loro Ruberto Re di Napoli ottenne più vittorie contro gli habitatori della riva d’Arno; di questa Terra sono usciti Governatori di città, e Provincie Illustrissime, più Reverendissimi Vescovi, e due Illustrissimi Cardinali, uno de’ quali fu F. Niccolò dell’Ordine de’ Predicatori, il quale a nome di Clemente V. coronò Errigo VII. Imperadore l’anno primo del suo Imperio, e in vece di Papa Giovanni XXII. coronò Ruberto Re di Cicilia, e fu constante openione di molti, che se ancora qualche anno fussi sopravissuto, sarebbe cotanto grande, era l’openione fondata nella sua eccellente virtù, assunto al supremo onore di S. Chiesa, e al Papato, la quale dignità sola pare, che le manchi fra le Spirituali, ed Ecclesiastiche; ma troppo si morì egli in Avignone l’anno di nostra salute 1322. e del suo Cardinalato XVIII. E se bene questa nuova Bisenzia non è città, come la prima antica, non è però, che la non ne fosse degna; ma per ritrovarsi fra due città, cioè fra la Serenissima Firenze, e l’Illustrissima, e bellicosissima Pistoia, dall’una dieci, e dall’altra otto miglia distante, e per altre cagioni, a lei note, non s’è mai procacciata di curarsi di tal’ono-


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