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a compassione di lei, e di quelle infelici, e meschine anime, che vi morirono, e pregare il grande IDDIO per loro, e per lei s'è giudicato esser bene, e a proposito descriverlo, e raccontarlo come lo descrive, e racconta il detto Nardi nelle sue Storie Fiorentine, e che cosi dice, ragionando del detto infelicissimo Sacco di PRATO.

L'anno MDXII. fu fatta per ordine del Papa, e dello Imperadore una Dieta a Mantova, dove si trovarono Monsig. Gurgiens per l'Imperadore, Don Raimondo di Cardona Vice Rè di Napoli per lo Rè Cattolico, M. Giovanni de' Medici Cardinale, Legato del Papa, e M. Gio. Vettorio Soderini Ambasciadore di Firenze: la conchiusione della Dieta fu, che non potendo Monsig. Gurgiens ritrarre da' Fiorentini 10000. scudi da lui chiesti per l'Imperadore, convenne con il Cardinal de' Medici, con Giuliano suo Fratello, e con Lorenzo Figliuolo, rimasto di Pietro loro Nipote, di rimettergli in Firenze, donde erono stati scacciati l'anno 1494. e sborsarono allora i Medici 10000. scudi, con promessione di due paghe a soldati, e altri donativi, quando fossero ritornati a Firenze, e cosi Don Raimondo prefato, partendo con le reliquie raccolte del rotto esercito a Ravenna, che furono intorno a 12000. Spagnuoli, fra'quali erano da 300. appostati di diverse Regioni, e circa à 3000. Marrani infedeli; onde non dee recare gran