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Palagio, e grande, tutto storiato, e dipinto della sua vita da Don Lorenzo Monaco ne gli Angeli di Firenze, e restaurò S. Francefco di Prato, e donò il Palco sua Villa a’ Frati Zoccolanti, che vi fecero il loro bel Convento, detto il Palco, come si vede oggi, e donò al Comune circa à 8000. scudi, che si spesero in beni, e possessioni, che oggi vagliono piu di 2000. cadi, secondo, che si dice. Mori l’anno 1410. e fece un bellissimo Testamento, pieno di molti memorabilissimi Legati. Fu sepolto in detto S. Francesco do Prato in un bel Sepolcro di marmo bianco, ornato, come si vede, si dispensano tutte le sue entrate in limosine publiche, e private, e dote a Fanciulle per maritarsi, e monacarsi, e un tanto l’anno a ogni Convento per mantener le tetta, & altre memorie, certo lodabilissime da svegliare gli animi di quelli, che hanno il modo, e facultà da immortalarsi in quella, e nell’altra vita; e adorna quella sua Imagine a perpetua memoria dell’infrascritto Terzetto. Francesco fon di Marco, che lasciai Le mie sustanze tutte alli Pratesi, Perchela Patria mia, più ch’altro amai.

Segue l’Impronta, e Ritratto di M. Monte, nato dell’antica, e nobil Famiglia de’ Pugliesi, questo gran Benefattore di Prato, fondò il Ceppo