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70 | myricae |
di lassù largamente bruni farsi
i solchi mira quella sua pupilla
6lontana, e i bianchi bovi a coppie sparsi.
Qualche zolla nel campo umido e nero
luccica al sole, netta come specchio:
fa il villano mannelle in suo pensiero,
10e il canto del cuculo ha nell’orecchio.
III
Al cader delle foglie, alla massaia
non piange il vecchio cor, come a noi grami:
3che d’arguti galletti ha piena l’aia;
e spessi nella pace del mattino
delle utili galline ode i richiami:
6zeppo il granaio; il vin canta nel tino.
Cantano a sera intorno a lei stornelli
le fiorenti ragazze occhi pensosi,
mentre il granturco sfogliano, e i monelli
10ruzzano nei cartocci strepitosi.