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36 | myricae |
chè qui l’abbeverava il paladino,
e meditava al mormorìo del fonte
senza piegar la ferrea persona:11
poi seguì la sua corsa e il suo destino;
così che intorno per la valle e il monte
ancor la notte il trotto ne rintrona.14
VII
Sappi — e forse lo sai, nel camposanto —
la bimba dalle lunghe anella d’oro,
e l’altra che fu l’ultimo tuo pianto,
sappi ch’io le raccolsi e che le adoro.4
Per lor ripresi il mio coraggio affranto,
e mi detersi l’anima per loro:
hanno un tetto, hanno un nido ora, mio vanto;
e l’amor mio le nutre e il mio lavoro.8
Non son felici, sappi, ma serene:
il lor sorriso ha una tristezza pia:
io le guardo — o mia sola erma famiglia! — 11
e sempre agli occhi sento che mi viene
quella che ti bagnò nell’agonia
non terminata lagrima le ciglia.14
31 di dicembre 1890.