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208 nota bibliografica

L’ultima passeggiata, per le nozze di Severino Ferrari; il 28 agosto 87, tre favole (Le pene del poeta I e II, più Nozze) per le nozze di Giulio Vita; il 25 novembre 1887, alcuni sonetti in parte editi (Primavera II, IV, Ricordi IV, V, VI, IX), per le nozze del mio amatissimo fratello Raffaele. Ecco le lettere con le quali dedicavo agli amici e al fratello le piccole raccolte:


a severino ferrari


Amico mio,

oltre i versi di Severino ci saranno dunque anche i figli di Severino. E io, che salutai i versi nascenti e saluto sin d’ora i figli nascituri, mi ricordo del tempo che di te non si raccontavano che i motti. Chi allora aspettava da te altra figliolanza? Intorno a te la gente cadeva di meraviglia in meraviglia: non io; che con altri pochi non credeva festevolezza nemica d’ingegno nè al buon ingegno odioso il buon giudizio. Tu, come già hai dimostrato che si può essere studioso e valente giovane senza farne professione, ora provi che si può avere serietà d’uomo fatto senza accavallarsela sul naso. Hai vinto; e ne godo anch’io, tanto più quanto per mia parte meno posso bastare alla battaglia e alla vittoria. Come si può vedere anche da questi versi che pubblico in tuo onore bene augurando.

Massa, settembre 86.