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alberi e fiori | 187 |
ma tu di bacche brillerai nel lutto
del grigio inverno; al rifiorir dell’anno
i fiori nuovi a qualche vizzo frutto
16sorrideranno:
e te, col tempo, stupirà cresciuta
quella che all’alba svolta già leggiera
col suo stornello, e risalirà muta,
20forse, una sera.
V
So perchè sempre ad un pensier di cielo
misterïoso il tuo pensier s’avvinca,
sì come stelo tu confondi a stelo,
4vinca pervinca:
io ti coglieva sotto i vecchi tronchi
nella foresta d’un convento oscura,
o presso l’arche, tra vilucchi e bronchi,
8lungo la mura.
Solo tra l’arche errava un cappuccino;
pareva spettro da quell’arche uscito,
bianco la barba e gli occhi d’un turchino
12vuoto, infinito;