Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
186 | myricae |
Torvo, aggrondato, il candido palazzo
formicolare a’ piedi suoi li mira;
e sì n’echeggia un cupo, a quel rombazzo,
16battito d’ira;
ma non s’adira il giovinetto alloro,
il leccio, il pioppo tremulo ed il lento
salice: a prova corrono con loro;
20cantano al vento.
IV
Rosa di macchia, che dall’irta rama
ridi non vista a quella montanina,
che stornellando passa e che ti chiama
4rosa canina;
se sottil mano i fiori tuoi non coglie,
non ti dolere della tua fortuna:
le invidïate rose centofoglie
8colgano a una
a una: al freddo sibilar del vento
che l’arse foglie a una a una stacca,
irto il rosaio dondolerà lento
12senza una bacca;