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tristezze | 163 |
XVI
Si muove il cielo, tacito e lontano:
la terra dorme, e non la vuol destare;
dormono l’acque, i monti, le brughiere.
Ma no, chè sente sospirare il mare,
5gemere sente le capanne nere:
v’è dentro un bimbo che non può dormire:
piange; e le stelle passano pian piano.
XVII
Allora sentii che non c’era,
che non ci sarebbe mai più....
La tenebra vidi più nera,
più lugubre udii la bufera....
5uuh.... uuuh.... uuuh....
Venìa come un volo di spetri,
gridando ad ogni émpito più:
un fragile squillo di vetri
seguiva quelli ululi tetri....
10uuh.... uuuh.... uuuh....