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in campagna | 131 |
XVII
Come tetra la sizza che combatte
gli alberi brulli e fa schioccar le rame
3secche, e sottile fischia tra le fratte!
Sur una fratta (o forse è un biancor d’ale?)
un corredino ride in quel marame:
6fascie, bavagli, un piccolo guanciale.
Ad ogni soffio del rovaio, che romba,
le fascie si disvincolano lente;
e da un tugurio triste come tomba
10giunge una nenia, lunga, pazïente.
XVIII
Gemmea l’aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l’odorino amaro
4senti nel cuore...
Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
8sembra il terreno.