Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
elegie | 109 |
o mio padre, di sangue! Una sera,
la macchia volevi lavare,
o fratello? che pianto fu! t’era
16caduto l’anello nel mare.
E nel mare è rimasto; nel fondo
del mare che grave sospira:
una stella dal cielo profondo
20nel mare profondo lo mira.
Quella macchia! S’adopra a lavarla
il mare infinito; ma in vano.
E la stella che vede, ne parla
24al cielo infinito; ah! in vano.
V
Muore. Sfugge alla morta pupilla
già il bimbo che geme al suo piede:
ode un suono lontano di squilla:
4son due... gli occhi, grave, apre: vede.
Uno piange, ma l’altro sorride
d’un bianco sorriso di cieco.
Ella guarda, ella pensa: lo vide
8così: quando? e ha come l’eco