Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
108 | myricae |
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano, in vano:
egli immobile, attonito, addita
20le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
24quest’atomo opaco del Male!
IV
Nella mano sua benedicente
l’anello brillava lontano.
Egli alzò quella mano, morente:
4di caldo s’empì quella mano...
o mio padre, di sangue! L’anello
lo tenne sul cuore mia madre...
o mia madre! Poi l’ebbe il fratello
8mio grande... o mio piccolo padre!
Nel suo gracile dito il tesoro
raggiò di benedizïone.
Una macchia avea preso quell’oro,
12di ruggine, presso il castone...